Il Santo Padre ritorna alla casa del Padre
Cari fratelli e sorelle in Cristo,
ci ritroviamo oggi, nel cuore della Settimana Santa, per celebrare il Giovedì Santo. Questo giorno occupa un posto speciale nei nostri cuori e nella liturgia della Chiesa Cattolica, poiché ci introduce nel Triduo Pasquale, il culmine del nostro anno liturgico.
Il Giovedì Santo è intriso di significati profondi e ci riporta a eventi cruciali della vita di Gesù, avvenuti durante l'Ultima Cena. In questa sera, ricordiamo con solennità:
L'istituzione dell'Eucaristia: Gesù, nell'intimità del Cenacolo, offrì ai suoi discepoli il pane e il vino, trasformandoli nel Suo Corpo e nel Suo Sangue. Con queste parole "Fate questo in memoria di me", Egli istituì il sacramento dell'amore, il memoriale perpetuo del Suo sacrificio, il nutrimento per il nostro cammino di fede. Ogni volta che partecipiamo alla Santa Messa, riviviamo questo dono immenso, la presenza reale di Cristo in mezzo a noi.
L'istituzione del Sacerdozio Ministeriale: Insieme all'Eucaristia, Gesù diede agli Apostoli il mandato di continuare la Sua opera, di celebrare questo mistero di salvezza. Ricordiamo con gratitudine tutti i sacerdoti, ministri di Cristo, che rendono possibile la presenza viva del Signore nelle nostre comunità. Oggi è anche la Giornata Sacerdotale, un'occasione per pregare per loro e per la loro vocazione al servizio del Popolo di Dio.
Il comandamento dell'amore fraterno: Dopo aver condiviso l'ultima cena, Gesù compì un gesto umile e rivoluzionario: lavò i piedi ai suoi discepoli. Con questo atto, ci diede un esempio supremo di servizio e di amore vicendevole. "Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri" (Giovanni 13,34). Questo comandamento è il cuore del Vangelo, la misura della nostra fede.
Nella liturgia del Giovedì Santo, riviviamo questi momenti attraverso la Messa in Coena Domini, la "Messa della Cena del Signore". Durante questa celebrazione, si compie il suggestivo rito della lavanda dei piedi, che ci invita a imitare l'esempio di Gesù, a chinarsi sulle fragilità dei nostri fratelli e sorelle, a servirli con umiltà e amore.
Al termine della Messa, il Santissimo Sacramento vieneSolennemente traslato all'altare della reposizione, un luogo di adorazione e di silenziosa attesa, che ci introduce al clima di preghiera e di meditazione della notte che Gesù trascorse nel Getsemani prima della Sua passione. Le chiese si spogliano dei loro ornamenti, le luci si affievoliscono, le campane tacciono: tutto ci prepara al Venerdì Santo, al giorno della Passione e Morte del Signore.
Fratelli e sorelle, il Giovedì Santo ci chiama a riflettere sull'immenso amore di Gesù per noi, un amore che si dona completamente nell'Eucaristia e che ci invita a seguirlo sulla via del servizio e dell'amore fraterno. Entriamo in questi giorni santi con cuore aperto, pronti ad accogliere la grazia del mistero pasquale che si compirà nella gioia della Risurrezione.
Che questo Giovedì Santo sia per ognuno di noi un momento di profonda comunione con Cristo e di rinnovato impegno nel vivere il Suo comandamento d'amore.