Il Santo Padre ritorna alla casa del Padre
Il progetto "Natale in famiglia" nasce dal voler dare uno spazio alle famiglie all'interno della Parrocchia, come è stato richiesto all'interno della riunione cittadina pastorale eseguita l'anno scorso al Centro Giovanile.
Si è deciso iniziare quest'Avvento proiettando 8 film di Natale in due fasce orarie; ore 15:00 per i più piccoli e ore 17:30 per i piu grandi, alla fine di ogni proiezione viene lasciato a ogni partecipanti una piccola riflessione sul film appena visto; consigliamo di leggerlo con calma a casa e provare a riflettere.
Per chi avesse perso i film delle prime Domeniche vi proponiamo a segito le traccie delle riflessioni
I curatori del progetto
Luca, Sara , Don Stefano
GLI EROI DEL NATALE:
Per i più piccoli:
“La parte migliore è che saremmo stati insieme”, questo è quello che Bo dice a Dave, facendo cambiare i loro progetti originali e facendo vedere che i due si sostengono e aiutano l’un l’altro nonostante le differenze; infatti, i due amici sin dall’inizio superano tutte le difficoltà insieme. Hai delle persone su cui puoi sempre contare? Come glielo dimostri? In questa settimana l’invito è quello di individuare qualcuno a cui teniamo e stargli vicino a modo nostro aiutandolo nelle difficoltà giornaliere
Per gli accompagnatori adulti:
Thaddeus e Rufus, i due cani feroci la cui malvagità non è propria ma strettamente determinata da una catena che li costringe a stare sempre insieme oltre che da un rapporto non sano con un malvagio soldato che li incattivisce per i propri scopi. Di questo sembra accorgersene Bo che, pur sapendo tutto il male che hanno desiderato non li lascia cadere in un dirupo, anzi, liberati dalla catena del Male che li rendeva prigionieri li incoraggia ad entrare nella mangiatoia per incontrare quel bambino che desideravano tanto uccidere e che invece si rivela essere fonte d’amore per tutti e luogo d’incontro tra popoli e individui diversi; ti sei mai sentito come Thaddeus e Rufus? Come hai reagito? L’invito per questa settimana è liberarsi delle persone “malvagie” che occupano posto nella nostra vita, L’invito per voi genitori è proprio questo
IL PRIMO NATALE
Il Primo Natale è un film laico e Cristiano allo stesso tempo, parla di fede ma anche della realtà quotidiana. Una realtà in cui Ficarra e Picone ci mostrano l’effimerità dei beni materiali ed il valore degli affetti; non solo la famiglia ma anche l’amicizia, quella che nascerà tra Salvo e Valentino e cambierà entrambi in uomini migliori; in chi mi riconosco? Ho mai giudicato come entrambi i protagonisti giudicano l’altro? In questa settimana l’invito è quello di guardare oltre, di non fare come Valentino che rimane rinchiuso nella tradizione e di non fare come Salvo che vive senza regole, quasi all’opposto, diventiamo come i nuovi Salvo e Valentino che grazie a Gesù, in questo caso grazie alle parole di Maria “forse perché i veri miracoli li fanno gli uomini” riconoscono che il vero cambiamento deriva si da Dio, ma che se non è accettato dagli uomini esso è effimero a se stesso, proprio da lì si inizia a vedere il cambiamento di atteggiamento e l’aiutare l’atro li porta sulla giusta via per tornare a casa, in questa settimana pensiamo quanto tendiamo la mano verso l’altro?
IL GRINCH
Per i più piccoli:
Il Grinch alla fine quando i chi non so sono tutti insieme a cantare intorno all’albero, sente cantare con gioia gli abitanti che lui ha derubato e improvvisamente si domanda: “Se il Natale, pensò, non provenisse da un negozio. E se il Natale… magari… significasse di più!” Proprio su questa frase potreste ragionare, i regali di Natale sono belli, ma non sono l’unico dono che ognuno di noi riceve, oltre che ai regali riceviamo l’affetto di chi ha pensato a noi, di chi si è preso del tempo per cercare e trovare il dono giusto per noi, infatti il Natale è proprio il donare amore agli altri, simboleggiato dai doni che riceviamo, in questa settimana vorremo che ognuno di noi cercasse del tempo da donare a chi si vuole bene, e se ci va fare un dono inaspettato a una persona a cui vogliamo bene
Per gli accompagnatori adulti:
“Io sto crescendo, io sto cambiando, ma il mio Natale cambia con me”. La frase estrapolata dalla canzone di Cindy Lou fa molto riflettere su come si vive il Natale nel corso della nostra vita: da bambini non si vede l’ora di scartare i regali e giocare subito con i giochi nuovi. Ma da adulti? Non sempre questa festività viene vissuta come spensierata, ma la si vede quasi più come un obbligo sociale per alcuni: fare regali, cucinare, addobbare, far si che tutto sia perfetto. Poniamo l’attenzione su come ogni Natale possa essere differente, ma unico e impegniamoci a fare in modo che poni volta questo periodi ci alleggerisca il cuore.
A CHRISTMAS CAROL
Dickens nel libro, e di conseguenza nel film, vuole darci la ricetta per la nostra felicità, ognuno di noi può essere, a suo modo un piccolo Scrooge, o meglio in tutti noi c’è un piccolo Scrooge, duro, menefreghista e che pensa solo a se; però poi c’è la svolta, inaspettatamente grazie ad una visita inaspettata…Il suo socio in affari, morto da tempo, gli appare come un fantasma pieno di catene agganciate al suo corpo. Il peso della sua disonestà lo tormenta dopo la morte. Proprio il suo socio la avvisa dell’arrivo dei suoi tre spiriti del Natale. Lo spirito del Natale passato, lo spirito del Natale presente e lo spirito del Natale futuro. In questo modo Scrooge ripercorre la sua vita e si trova a riflettere… Mano a mano prende conoscenza del suo atteggiamento, cambia lo sguardo sulla realtà che lo circonda e inizia a capire che è il momento di cambiare, sfruttando la nuova occasione.
In questa settimana vorremmo che ognuno di noi ragionasse su come il nostro Angelo Custode cerca di metterci in contatto con noi stessi. Facciamo come Scrooge: prendiamoci del tempo per noi stessi, conosciamoci bene per arrivare a Natale con questo grande dono; la conoscenza di se e di come migliorare.
KLAUS
In questo film possiamo vedere le origini di Babbo Natale, il film ci vuole mettere in luce come questa persona grazie all’aiuto di Jasper, inizia a spargere Gioia in un mondo pieno di malvagità e individualismo. Proprio questo siamo chiamati a fare, c’è l’ha detto il Vangelo di oggi e c’è lo dice anche questo film, ilo proposito di questa settimana è cercare di essere un po’ come Klaus, una persona che porta GIOIA negli altri.
DICKENS, L'UOMO CHE INVENTO' IL NATALE
Il film racconta la storia della stesura del “Canto di Natale” di Dickens nella metà del ‘800 inglese La storia si sviluppa a partire dal fatto il Natale non era quell’evento sociale atteso da tutti a prescindere dalla confessione religiosa e la stesura del libro, oltre a dare successo all’autore, ha contribuito a diffondere l’idea “moderna” del Natal L’autore prende spunto da persone che incontra nella vita di tutti i giorni, eventi a cui assiste e decide di finanziare il libro autonomamente, avendo trovato l’opposizione della casa editrice co cui lavorava. Il film ruota attorno al tema stesso del Canto di Natale l’avarizia delle persone con cui Dickens h a che fare, cosa che influenzerà la trama dello stesso libro, che si contrappone all’idea di don per l’umanità dato dalla nascita di Gesù Bambino. Avarizia che poi diventa la catena che porterà fino nell’al di là lo stesso socio di Scroog L’altro tema fortemente presente è l’attenzione verso i poveri che nel mondo inglese in cui viveva l’autore erano posti ai margini della società. Il tema del dono ritorna nella storia del famiglia di Cracit che pur vivendo nell’indigenza mostra una famiglia che prega, affidandosi al Signore e vi ringraziando Dio per il poco che hanno. Infine l’altro grande tema è quello della redenzione, che vede Scrooge cambiare vita divenend una persona nuova, perdendo quell’aria cupa e tenebrosa che lo ha sempre caratterizzato. Lo stesso tema di rivede nella vita privata dello stesso Dickens che con l’aiuto del suo fidato amico della sua famiglia, riesce a superare alcune ferite del passato. Il film si presta quindi alla riflessione su come il vizio (come l’avarizia dei vari personaggi presen porta sconvolgimenti che ci allontanano da noi stessi e quindi da Dio e che il Natale può essere l’occasione di rinascita personale e sociale crescendo in quelle virtù che vedono l’uomo mettersi al servizio del prossimo con generosità e smettere di cercare solo il proprio tornaconto. Infine si mostra in modo evidente come il destino di ogni persona non sia ineluttabile ma ch anche nella peggiore possibile si trova una gemma di bene che se fatta fiorire può cambiar radicalmente il proprio animo e quello delle persone che ci stanno intorno.
POLAR EXPRESS
Il film ci insegna 5 principali aspetti:
· Credere nell’invisibile, ovvero sentire che la bellezza del Natale risiede nell’immaginare e credere in qualcosa che non sempre possiamo vedere, ma sentire nel nostro cuore.
· Il potere della fede, che ci fa vedere come essa, insieme alla fiducia, ci aiuti a superare i dubbi e ad affrontare esperienze che mettono in risalto la bellezza del mondo.
· L’importanza dell’immaginazione, la quale ci mette in evidenza aspetti della vita che vorremmo toccare quando invece non è possibile; è proprio grazie ad essa che riusciamo a fissare e puntare a degli obiettivi.
· Lo spirito del Natale, ci mette in evidenza che lo esso non risiede nei beni materiali, ma nel dare e nel condividere.
· La crescita che ognuno di noi affronta, riscontrata in tutto il film, ci aiuta ad apprendere che non dobbiamo avere paura del cambiamento, l’importante è conservare i valori che risiedono in ognuno di noi (amicizia, condivisone, fede,…).
Stamani abbiamo incontrato nel Vangelo la figura di Maria che parte per andare da sua cugina; allo stesso modo anche noi siamo chiamati ad ANDARE e percorrere la strada che ci porta verso Gesù, seguendo, facendoci guidare dal Vangelo. Immaginiamo di essere noi il quel ragazzo sul Polar Express e immaginiamo che il controllore sia il Vangelo che ci guida e ci custodisce fino al nostro traguardo: Gesù.