Il Santo Padre ritorna alla casa del Padre
Il Venerdì Santo è il giorno in cui si celebra la crocifissione e morte di Gesù. È il secondo giorno del Triduo Pasquale. In questo giorno la Chiesa non celebra l'Eucaristia ma l'Azione liturgica della Passione del Signore, composta dalla Liturgia della Parola, dall'Adorazione della croce e dai Riti di Comunione.
È giorno di digiuno e astinenza dalle carni.
I riti liturgici
Nella mattinata del Venerdì Santo viene continuata, pur se senza solennità, l'adorazione eucaristica all'Altare della Reposizione, allestito dopo la Messa vespertina in Coena Domini del Giovedì. In molte chiese cattedrali e anche in parecchie parrocchie si celebrano comunitariamente l'Ufficio delle Letture e le Lodi Mattutine.
Nel pomeriggio del Venerdì Santo si svolge l'Azione liturgica della Passione del Signore, detta In Passione Domini, che ha origini molto antiche (VII secolo), ed è presente anche nel Rito bizantino, come una delle tre tipologie di Divina Liturgia.
Questa celebrazione si articola in tre parti:
1. La Liturgia della parola: Prima lettura: Quarto Canto del Servo del Signore (Isaia 52,13-53,12) Seconda lettura: la salvezza di Cristo attraverso l'obbedienza dolorosa della passione (Ebrei 4,14-16; 5,7-9) Vangelo: Passione secondo Giovanni (Gv 18,1-19,42) Segue la solenne preghiera universale.
2. L'Adorazione della Santa Croce.
3. La Comunione con le specie eucaristiche consacrate il Giovedì Santo perché in questo giorno, unico dell'anno liturgico, non si celebra la Messa.
La tradizione della Via Crucis e le processioni
Solitamente in ogni Parrocchia si effettua, in ore serali, la Via Crucis. Il Papa dal 1965 la vive nella suggestiva cornice del Colosseo (clicca qui per conoscerne la storia).
In diverse regioni italiane si svolgono imponenti processioni (sospese quest'anno a causa della pandemia) con il Crocifisso, con le statue del Cristo Morto e della Madonna Addolorata, o con le statue che rappresentano le stazioni della Via Crucis.
Il silenzio delle campane in segno di lutto
Il Venerdì Santo le campane non suonano:
Nel Rito Romano suonano per l'ultima volta la sera del Giovedì Santo e precisamente al canto del Gloria duranta la Messa nella Cena del Signore, per poi tornare a suonare durante la Veglia Pasquale, sempre al canto del Gloria, come segno dell'annuncio della Risurrezione del Signore.